Anche a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa, a suscitare l’interesse non sono solo le opere narrative del Professore a destare grande interesse: la sua corrispondenza, ad esempio, stimola sempre la curiosità dei fan. Agli inizi del 2018 è stata pubblicata la nuova traduzione dell’epistolario tolkieniano, ma esso propone comunque quella che è una selezione dal gran numero di lettere che Tolkien scrisse in vita: non di rado accade che una delle sue epistole faccia la sua comparsa sul banco di una casa d’aste, per la gioia dei collezionisti di tutto il mondo. Dopo la lettera che rivela le origini della famiglia Tolkien, l’ultima a riaffiorare dalle nebbie del tempo è apparsa sul sito della casa d’aste Bonhams, per gentile concessione del professor Chick Wilson che ha destinato i proventi ad una nobile causa: sostenere una casa di riposo.
Una lettera molto particolare
L’ente benefico Dorothy House Hospice Care ha ricevuto ben 4800 sterline dalla vendita di una lettera originale di J.R.R. Tolkien: una lettera molto particolare, datata 3 luglio 1961, con una caratteristica a renderla davvero unica: pare infatti contenere la sola dichiarazione in cui l’autore de Il Signore degli Anelli afferma che non ci sarà un seguito della suo capolavoro.
“I shall not write a sequel to the Lord of the Rings because, as is clearly stated in the course of the story, it is the end of the kind of world about which I write.”
(“Io non scriverò un sequel de Il Signore degli Anelli perché, come già chiaramente espresso nel corso della storia, si è arrivati alla fine del tipo di mondo di cui scrivo.”)
Anche Mathew Haley, a capo del settore della casa d’aste dedicato ai libri e ai manoscritti, ha ribadito l’importanza di questa epistola mai pubblicata prima, che pare essere l’unica volta in cui Tolkien abbia chiaramente espresso che non ci sarebbe stato un sequel al Signore degli Anelli.
Donata dal professore di chimica fisica dell’università di Bath, Chick Wilson, il suo gesto è stato ispirato da un altro atto di altruismo: una gara di pasticceria organizzata per lo stesso scopo dagli studenti del Dipartimento di Chimica, competizione vinta dalla torta “Bag End”, una torta ispirata proprio alla casa di Bilbo Baggins.
«La lettera di Tolkien era troppo preziosa per lasciarla appesa al muro, con la paura che svanisse. Perciò, ispirato dalla torta vincitrice ‘Casa Baggins’ della gara di pasticceria, ho deciso di donarla a qualcuno che avrebbe potuto apprezzarla e allo stesso tempo raccogliere fondi per aiutare il nostro eccezionale ospizio locale.» ha dichiarato il professore, come riporta il sito dell’università di Bath.
Il professor Wilson ricevette in dono questa lettera incorniciata più di vent’anni fa, da un suo collega dell’università di Glasgow, il professor Chris Gilmore che l’aveva ricevuta da Tolkien stesso in risposta ad una sua lettera, scritta da ragazzo come fan dell’autore.
La base d’asta della lettera era di 2-3000 sterline, ma con i proventi battuti il 27 marzo, di ben 4800 sterline (oltre 6000 se si considera anche il premio d’asta), si potranno garantire cinque giorni di cure costanti, ventiquattro ore su ventiquattro, a pazienti in condizioni indigenti. Il Dorothy House Hospice Care è il destinatario delle iniziative benefiche organizzate dal Dipartimento di Chimica per via del supporto che fornì al professor Grant Buchanan, precedentemente a capo del dipartimento, e in memoria di Mark Russel, altro membro dello staff al quale l’ospizio prestò aiuto.
Il sequel che c’è e non c’è
Tolkien in realtà iniziò a scrivere un seguito del Signore degli Anelli, una storia intitolata The New Shadow di cui videro la luce solo poche pagine di cui parla nella lettera 256 a Colin Bailey, datata 13 maggio 1964. Il figlio Christopher pubblicò per la prima volta questo racconto nel dodicesimo volume della History of Middle-earth, The Peoples of Middle-earth, nel 1996. La storia ha inizio 100 anni dopo la caduta di Sauron, ma il mondo presentato non vive certo in una pace idilliaca: il soggetto principale sono gli uomini, ed è la loro natura a divenire, quasi inevitabilmente, il fulcro dell’opera. Ma la ciò che viene rivelato è che gli uomini si stancano presto del bene, lo scontento non tarda ad arrivare e ad esprimersi in atti riprovevoli di vandalismo, con i giovani che “giocano a fare gli orchi” mentre nasce un complotto rivoluzionario legato ad un culto satanista. I discendenti di Aragorn più che eroi iniziano a trasformarsi in governatori non troppo differenti da Denethor, e Tolkien stesso era amareggiato da come la Terra di Mezzo cominciava a trasformarsi davanti agli occhi della sua mente:
“I could have written a ‘thriller’ about the plot and its discovery and overthrow – but it would be just that. Not worth doing.”
(“Avrei potuto scrivere un ʻthrillerʼ sul complotto, la sua scoperta e deposizione, ma sarebbe stato giusto questo. Non ne valeva la pena.”)
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Dorothy House Hospice Care
– Vai alla pagina del professor Chick Wilson
– Vai al sito della casa d’aste Bonhams
– Vai al sito dell’università di Bath
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