Ecco un vero mistero per gli appassionati di J.R.R. Tolkien: una lettera sconosciuta da lui scritta spunta fuori da un libro che non ha relazioni con lo scrittore, di proprietà di una famiglia che non è collegata in alcun modo alla lettera. La notizia, pubblicata il 27 gennaio sul sito della casa d’aste Richard Winterton, in Lichfield, nel Staffordshire (Gran Bretagna), è stata diffusa dal Telegraph. Così, il mistero della lettera di Tolkien ha fatto il giro di tutto il mondo.
Una lettera “misteriosa”
La lettera “misteriosa” è stata venduta all’asta per oltre 1500 sterline (più di 1800 euro). La lettera, una pagina singola scritta a mano su carta intestata, datata 6 aprile 1963, non appare menzionata nella raccolta di lettere dello scrittore, né nella biografia ufficiale di Humprhey Carpenter e neanche nel completissimo ed enciclopedico Reader Companion del duo Christina Scull e Wayne G. Hammond (persino la pagina web degli Andenda and Corrigenda ne è ancora sprovvista!). L’incipit della missiva è “My Dear People” (“miei cari”) ed è indirizzata a una coppia di amici, Wilfrid e Nora. Tolkien descrive il peggioramento della sua salute e di quella di sua moglie dopo una “vacanza piuttosto disastrosa (e costosa)” (“rather a disastrous (and costly) holiday”) passata insieme a loro. Nella lettera, lo scrittore ringrazia i destinatari per la loro “compagnia e gentilezza”. Faceva da accompagnamento una cartolina di Natale con la fotografia di Tolkien affiancato dai suoi compagni d’avventura, Wilfrid e Nora appunto. «Avevo intenzione di inviare prima questa lettera di ringraziamento», scrive l’autore dello Hobbit. «Ma entrambi ci siamo ammalati». «Mi sento meglio ora, ma Edith ancora non lo è: ha un brutto raffreddore», scrive lo scrittore. «La vacanza è stata piuttosto disastrosa (e costosa), ma per noi è stata comunque memorabile grazie alla vostra compagnia e gentilezza». Tolkien conclude la missiva alla nuova coppia di amici dicendo: «Abbiamo pensato a voi ieri, e speriamo che il vostro viaggio di ritorno sia stato meno sgradevole rispetto al nostro, preannunciato da venti gelidi e neve».
Un ritrovamento fortuito
Adrian Rathbone, un membro della Richard Winterton ha svelato che la lettera è stata trovata inaspettatamente a un uomo, che ha voluto mantenere l’anonimato. «È caduta da un libro che avevano in casa», ha detto Rathbone. «Non era nemmeno un libro di Tolkien, né il libro riguardava lo scrittore. Gli ex proprietari ha portato la lettera in uno dei nostri giorni di valutazione che teniamo di solito. Ci hanno detto di averla trovata in casa». La casa d’
aste ha fatto esaminare la missiva da diversi esperti: «Tutti hanno confermato che è autentica», ha confermato Rathbone. «Lettere come questa si vendono bene, ma devo dire che pensavo che il massimo guadagno sarebbe stato nell’ordine di 300-400 sterline, non addirittura 1700». La famiglia del venditore non è legata in alcun modo con la coppia di amici menzionata nella lettera. L’identità del venditore non è stato diffusa, così come non lo è stato il nome dell’acquirente, di cui si sa soltanto che è un offerente che ha inviato la sua offerta online, aggiudicandosi la lettera per 1550 sterline.
Concludendo, visto che a noi l’aria di mistero piace poco e, in questo caso, probabilmente serviva a far vendere a un prezzo più alto l’oggeto in questione, proviamo a dare una spiegazione logica: il libro che conteneva la lettera fu venduto e poi acquistato in un mercatino o una libreria di libri usati da un’anziano della famiglia di Lichfield, rimanendo su uno scaffale per molti anni finché il proprietario di casa, figlio, nipote o chi per lui, non ha deciso di prendere il libro e sfogliarlo. Proprio un bel mistero!