L’ampia offerta tolkieniana del piccolo borgo medievale di Dozza (Bologna) testimonia quanto è stato fatto dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani negli ultimi dieci anni per approfondire le tematiche di Tolkien e del genere fantastico: prima fra tutti la nascita della nostra associazione durante la prima edizione di quella che poi è divenuta la Biennale d’Illustrazione FantastikA, ma anche il drago Fyrstan che si sveglia ogni due anni e il centro studi “La Tana del Drago” che organizza regolarmente visite guidate, giochi, seminari e approfondimenti come Mitopoiesi, la cui seconda edizione si sta svolgendo proprio in queste settimane presso le scuole del territorio dozzese.
Il Cammino dell’Anello
Sull’onda di tutte queste attività, alcuni soci fondatori AIST e l’agenzia Trip by Mitch, con la collaborazione del Comune di Dozza e della società di promozione e commercializzazione turistica IF Imola Faenza, danno il via a un progetto che prende spunto dal Signore degli Anelli e Lo Hobbit: Ivan Cavini, artista e coordinatore del Centro Studi Tolkieniani di Dozza, Alessio Vissani, fotoreporter, e Michele Costa, storico e guida ambientale, hanno deciso di reinventare completamente il modo di fare trekking sull’appennino tosco-romagnolo, mettendo al centro de Il Cammino dell’Anello l’archetipo del viaggio dell’eroe.
Il viaggio dell’eroe è costituito da numerosi archetipi che sono alla base di quasi tutte le storie moderne e il Cammino dell’Anello ce lo propone in tre fasi: la prima è legata all’allontanamento del contesto familiare, come Bilbo che vive sottoterra, in un luogo confortevole e protetto ma limitato; la fase successiva è appunto il viaggio, ovvero la perseveranza che attiviamo per superare gli ostacoli, mentre l’ultimo stadio del viaggio dell’eroe è segnato dal raggiungimento dell’obbiettivo che ci aiuta a comprendere il cammino vissuto nei suoi aspetti positivi e negativi, facilitandoci nel riscoprire le nostre forze e le nostre vulnerabilità.
Il Cammino dell’Anello parte dal Centro Studi Tolkieniani “La Tana del Drago” di Dozza (BO), attraversa il suggestivo appennino romagnolo, incrociando sentieri noti come Il Cammino di Sant’Antonio, La Via del Gesso, il Sentiero delle Pievi, valicando calanchi, boschi, borghi e crinali fino alle pendici dei colli di Tredozio (RA), dove il viaggiatore potrà lasciarsi alle spalle il proprio fardello di negatività e preoccupazioni, rappresentato da un piccolo anello biodegradabile che verrà bruciato nel vulcanetto naturale del Monte Busca.
Il viaggio test del 25 marzo
Il Cammino dell’Anello non è ancora ultimato in tutte le sue fasi di comunicazione e marketing, ma sarà lanciato ufficialmente alla fine di marzo, quando una compagnia di studiosi, giornalisti, trekker e operatori turistici si metteranno in cammino dalle colline di Dozza, che ospita tante suggestioni fantasy come la rocca, il drago Fyrstan e il centro Studi Tolkieniani, per affrontare un itinerario di 70 chilometri con tappe che toccheranno Borgo Tossignano, Borgo Rivola, Brisighella, Modigliana, e infine giungeranno al più piccolo “vulcano naturale” d’Italia, ovvero la fontana di fuoco sul Monte Busca.
Nel pomeriggio di sabato 25 marzo, dopo aver gettato l’anello biodegradabile nel vulcanetto, la compagnia si sposterà nel centro studi tolkieniani di Dozza per festeggiare il Tolkien Reding Day, alla presenza dei soci e di tutti gli appassionati che vorranno intervenire. “Il Cammino dell’Anello è un viaggio fisico e interiore, che può aiutarci nel lasciarci alle spalle un periodo difficile o spronarci a raggiungere un traguardo personale – commenta Alessio Vissani – perché lo zaino che abbiamo sulle spalle non contiene solo il bagaglio necessario al viaggio ma anche pregiudizi, paure e esperienze negative di cui ci libereremo gettando l’anello sul fuoco”. “Questo nuovo modo di concepire il trekking – prosegue Michele Costa – potrà avvalersi anche di una guida con mappa, in fase di sviluppo, che propone un’interazione in vero stile fantasy, con giochi di ruolo, quiz e missioni che approfondiranno le tematiche dei libri di J.R.R. Tolkien in sinergia con le peculiarità del territorio”. “Il Cammino dell’Anello intercetta quei flussi di appassionati di fantasy, che dal 2014 stanno generando ricadute positive sullo scenario economico e turistico dozzese – conclude Ivan Cavini – un’idea creativa e educativa che strizza l’occhio a un’attività motoria immersa nella natura totalmente nuova rispetto le tendenze turistiche globali. Una modalità utile per innalzare i livelli di attrazione del territorio generando benessere sociale soprattutto per quei giovani che faticano a visualizzare un obbiettivo personale”.
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale di Fantastika
– Vai alla pagina facebook Centro Studi – la Tana del Drago
– Vai al sito ufficiale della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai al sito dell’agenzia Trip by Mitch
– Vai al sito della società di promozione turistica IF Imola Faenza
– Vai al sito di Ivan Cavini
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