Scoperta la destinataria di una lettera di Tolkien

Asta auctionTorna all’asta dopo pochi mesi e fino all’8 gennaio una lettera di J.R.R. Tolkien (TCG Letter #2239), presso la casa d’aste statunitense RR Auction. Ma stavolta c’è un po’ di Italia e una venatura di giallo, risolto per fortuna. La lettera risale al 1955, proprio l’anno in cui veniva pubblicato Il Signore degli Anelli. O meglio, ne venne pubblicato il terzo e ultimo capitolo, Il Ritorno del Re, ma con estremo ritardo. I primi due capitoli – La Compagnia dell’Anello e Le due Torri – erano usciti il 29 luglio e 11 novembre 1954. Alla fine, la pubblicazione del terzo e ultimo capitolo arrivò in Gran Bretagna quasi un anno dopo, il 20 ottobre 1955. Cinque mesi prima di questa data, il 14 maggio 1955, Tolkien prese carta e penna e volle con questa lettera avvisare un sua lettrice che il terzo libro era ormai prossimo alla pubblicazione. La destinataria della missiva, per gran parte degli esperti, era «una certa Mrs Frost». Bene, ora possiamo svelare chi ricevette quella lettera!

La lettera di Tolkien

Dal suo studiolo nella casa in stile Tudor di Sanfield Road alla periferia di Oxford, dal cui centro era fuggito per il troppo rumore, Tolkien il 14 maggio 1955 risponde alla lettera inviata da una certa Mrs Frost da Ravello, Italia, che aveva elogiato i primi due volumi del Signore degli Anelli. Il ritardo nell’uscita del Ritorno del Re era dovuto allo stesso autore, che faticava a concludere il lavoro. Scrive Tolkien: «Ho ricevuto alcune lettere [da altri lettori], ma non abbastanza da farmi sentire indifferente! È in ogni caso un notevole incoraggiamento, dopo così tanto lavoro (e così tanta difficoltà nel far pubblicare il libro) scoprire che è gradito anche da coloro che lo hanno letto con molta attenzione e in profondità». E poi continua, rassicurando la lettrice: «La storia è stata ovviamente terminata molti anni fa. Il ritardo con il terzo volume è dovuto alla difficoltà di soddisfare (tramite compressione e selezione) le promesse avventate fatte nel primo volume riguardo a questioni sussidiarie.Lettera Frost
Sfortunatamente sono stato pesantemente gravato da altri doveri. Ma ora è tutto in stampa. Spero che non rimarrà delusa dal risultato. Che, se posso osare accettare gli alti paragoni che lei ha fatto, è come se Omero avesse lasciato non solo poesie, ma anche un ampio commento su di esse!». Quindi, il motivo dell’estremo ritardo fu dovuto – come sappiamo meglio dalle lettere all’editore – alle revisioni di Tolkien del finale e alla preparazione di Appendici dettagliate, mappe e indici (la “questione sussidiaria” di cui parla qui), parte delle quali alla fine dovette essere omessa per motivi di spazio.
Ma a chi stava scrivendo l’autore? Ora lo sappiamo.

L’onorevole baronessa della Costiera Amalfitana

Lettera Frost 04La lettera è in ottime condizioni, non è presente negli epistolari pubblicati dell’autore, neanche nel volume rivisto e ampliato con 150 lettere in più del novembre 2023. Una lettera scritta a mano con la sua caratteristica grafia fluida e firmata per intero. Era già andata in vendita nel giugno 2024 per la bellezza di quasi 13mila sterline (oltre 15mila euro). E ora torna in vendita fino all’8 gennaio per un costo stimato di 15mila euro. La lettera è costituita da un solo foglio scritto su entrambe le pagine ed è accompagnata dalla busta postale originale, indirizzata alla fedele lettrice e anch’essa scritta da Tolkien di suo pugno. È proprio grazie all’intestazione che possiamo identificare meglio sia la tal “Mrs Frost di Ravello, in Italia”, a cui erano piaciuti molto i primi due volumi del Signore degli Anelli. L’indirizzo completo ed esatto è il seguente: «Mrs L. C. Beckett Frost, La Rondinaia, Ravello (Salerno) Italia».
Unbounded WorldsLa lettera è indirizzata a Lucille Catherine Beckett, sposata Frost (1884–1979). Era la seconda figlia di lord Grimthorpe, Ernest William Beckett, quindi baronessa, ed è stata una filosofa e scienziata inglese. Unbounded Worlds (1959) e Neti Neti (1955) sono le sue opere più note, ma ha anche pubblicato Everyman and the Infinite (1922), The World Breath (1935), Movement and Emptiness (1968) e Insight and Solitude (1973). Ma la sorpresa è l’indirizzo, che non ha indicazioni precise sulla via o il numero civico. La lettera doveva arrivare senza altre indicazioni a destinazione perché il luogo è molto noto: Villa Rondinaia a Ravello. Lucille Catherine Beckett era proprietaria di Villa Cimbrone di cui all’epoca faceva parte anche la Rondinaia, edificata esclusivamente per lei. La villa è un piccolo gioiello prezioso e merita una piccola digressione.
Da lungo tempo in stato di abbandono, l’intera proprietà era stata acquistata fin dal 1904 dal padre. Ernest William Beckett, oltre che nobile era un banchiere, aveva visitato la villa durante i suoi viaggi in Italia e se n’era innamorato. Così intraprese un ambizioso programma di lavori, tra cui la costruzione di merli, terrazze e chiostri in un mix di stili architettonici finto-gotico, moresco e veneziano. I giardini, che si estendevano lungo la parete rocciosa, furono riqualificati in modo simile mediando tra il selvaggio stile botanico all’inglese e il preciso stile all’italiana. Beckett morì a Londra nel 1917 e il suo corpo fu portato a Villa Cimbrone per essere sepolto ai piedi del Tempio di Bacco nei giardini.
ravello-villa-la-rondinaiaLucille Beckett durante la Prima Guerra Mondiale aveva lavorato prima per l’ambasciatore britannico a Roma e poi per la Croce Rossa statunitense. Dopo aver divorziato dal conte Czernin (Czernin von und zu Chudenitz, ambasciatore per conto dell’Impero Austro-Ungarico presso la Santa Sede durante la guerra), decise di rimanere in Italia, vivendo a Villa Cimbrone, che aveva ereditato da suo padre. Intorno al 1930 fece costruire La Rondinaia e iniziò a viverci. Ha sei piani e una superficie di 600 metri quadrati, mentre il giardino circostante è di 4 ettari. Si chiama “La Rondinaia” perché è molto simile a un nido di rondine, costruito su una cima rocciosa, condivisa dal parco e da Villa Cimbrone. Mentre Villa Cimbrone è preceduta da una lunga strada che porta al belvedere, con “La Rondinaia” è il contrario: la villa è costruita sulla roccia sporgente. ravello-villa-la-rondinaiaDi conseguenza, l’edificio, eretto all’estremità del parco, gode di una posizione unica, letteralmente sospesa sul mare, garantendo una vista mozzafiato dalle finestre e dalle terrazze. “La Rondinaia”, raggiungibile solo a piedi, si affaccia sul mare di Positano e Capri. Circondata da un parco di straordinaria bellezza e incastonata nella parete rocciosa, la costruzione della villa fu un’impresa e i suoi costruttori dimostrarono grande temerarietà (sono ancora popolari in città i racconti di audaci operai che lavoravano sospesi a mezz’aria sopra il mare). La villa è attualmente un albergo a 5 stelle, mentre il giardino è aperto al pubblico durante tutto l’anno ed è visitabile a pagamento.
Lucille Katherine Beckett FrostLucille Beckett (di cui mostriamo in esclusiva qui a destra una fotografia di quando era ancora sposata con il conte Czernin) frequentò alcuni dei più importanti artisti e scienziati del suo tempo. A Ravello, ricevette la visita, tra gli altri, di E.M. Forster, D.H. Lawrence e Greta Garbo. Anche Vita Sackville-West e il marito Harold Nicolson furono in visita dai Beckett e si dice che Vita abbia dato consigli sul giardino, anche se le iniziative della coppia sul giardinaggio si svolsero a partire da alcuni anni dopo (Sackville-West scrisse una rubrica sul The Observer dal 1946 al 1961 ed è ricordata per il celebre giardino di Sissinghurst nel Kent, creato a partire dal 1930 insieme al marito). Nel 1926 Lucille Beckett sposò il capitano Oliver Harry Frost (acquisendo il titolo di “onorevole” [titolo usato in Gran Bretagna oltre che per i parlamentari, anche per i figli di certi ranghi della nobiltà] e divenendo così la L. C. Beckett Frost della lettera), da cui poi divorziò nel 1941. Solo dal primo matrimonio ebbe figli: quattro, tra cui uno, Jaromir Czernin, ucciso a 15 anni nel 1921 a Viterbo per un attentato antifascista, e un altro, il colto conte Manfred Beckett Czernin che fu uno dei 20 più grandi assi della RAF, famoso nella battaglia d’Inghilterra, oltre a capo partigiano che liberò Bergamo dai nazisti il 28 aprile 1945. Lucille Beckett visse presso la Rondinaia fino al 1972, quando vendette la villa al noto scrittore statunitense Gore Vidal e si trasferì in Portogallo, a Cascais, dove morì 24 marzo 1979 all’età di 94 anni. Gore Vidal, che ha vissuto fino al 2005 nella villa, scrisse che lo spirito di Lucille Beckett permeava La Rondinaia.

 

FONTI
– Mosley, Charles, editor. Burke’s Peerage, Baronetage & Knightage, 107th edition, 3 volumes. Wilmington, Delaware, U.S.A.: Burke’s Peerage (Genealogical Books) Ltd, 2003
– Michael Holroyd A Book of Secrets: Illegitimate Daughters, Absent Fathers. London: Chatto & Windus, 2010

PER LA VERSIONE IN INGLESE VA QUI

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della casa d’aste Bayliss Rare Books

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