Dopo una pausa dedicata alla visita del suggestivo Mont Saint Michel,ex monastero benedettino circondato dal mare e collegato alla terraferma da uno stretto corridoio, coperto periodicamente dalla marea, sono ripresi gli interventi al convegno di Cerisy dal titolo Tolkien et les Inklings. Oggi, 29 luglio hanno parlato nell’ordine: Gilles Menegaldo, Daniel Tron, Sebastien Marlair; quindi c’è stata una lunga tavola rotonda condotta da Vincent Ferré, Audrey Morelle, Coralie Potot e Dominique Vigot. Procediamo con ordine.
Gli interventi
Il titolo dell’intervento di Gilles Menegaldo era Gilles MÉNÉGALDO: Adaptez Le Seigneur des Anneaux: mission impossible [Adattare Il Signore degli Anelli: missione impossibile]. Professore di letteratura americana, di cinema fantastico e poliziesco e dei rapporti fra letteratura e cinema all’Università di Poitiers, Menegaldo ha mostrato alcune sequenze dei noti film di Jackson. Attraverso l’analisi delle immagini, ha esaminato il lavoro di adattamento del regista che ha dovuto tenere conto della difficoltà di ridurre di un testo letterario così complesso, ormai divenuto “culto”; delle pretese dei numerosissimi lettori dello scrittore; delleesigentissime richieste del cinema holliwoodiano e dei suoi sistemi produttivi; e delle proprie esigenze di regista che non vuole rinunciare alla creatività personale e alla sua cifra espressiva. Menegaldo ha mostrato come Jakson abbia utilizzato tutti i mezzi propri del cinema (compresa la bellezza del paesaggio neozelandese e l’uso sapiente degli effetti speciali) per ottenere un prodotto che, a suo avviso, è riuscito ad equilibrare i temi più profondi presenti nel romanzo con la necessità di spettacolarizzazione. Il suo intervento ha suscitato un ampio dibattito nel quale sono stati toccati alcuni importanti temi, tra i quali: quanto l’immaginario abbia bisogno dell’immagine per completarsi.
Nel secondo intervento della mattina, Daniel TRON presentava un titolo accattivante: Tolkien… du Dickens avec des pieds poilus? – [Tolkien… un Dickens con i piedi pelosi?]. Tron ha messo in evidenza che, dicendo che l’opera di Tolkien è un monumento della letteratura inglese, in realtà non si dice abbastanza e il concetto merita un approfondimento. Approfondimento che egli ha compiuto con una serie di interessanti citazioni tratte dalla letteratura britannica, in particolare da Great Expectations de Charles Dickens, pubblicato nel 1860-1861. Egli considera gli elementi narrativi, tematici e stilistici in esso presenti come l’ipotesto del Signore degli Anelli. L’intervento è stato molto apprezzato, grazie anche alle doti di recitazione del suo autore, e ha suscitato una serie di riflessioni nelle quali Tolkien è stato messo in relazione con romanzi di Walter Scott.
Nel pomeriggio Sébastien MARLAIR ha parlato di: L’art romanesque de J.R.R. Tolkien – [L’arte del romanzo in J. R. R. Tolkien]. Tolkien presenta Il Signore degli Anelli con le parole: «Questo racconto è cresciuto nella narrazione”. Questa affermazione, che potrebbe estendersi al resto dell’opera, ha qui un valore particolare, nella misura in cui questo racconto è orientato verso la forma propria del romanzo. Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli permettono, con la pubblicazione del primo nel 1937, la creazione e lo sviluppo della Terza Era della Terra-di-mezzo che si costituisce così in forma di romanzo. Il romanzo apporta al “racconto di fate” una mediazione vista attraverso la percezione da parte degli hobbit, ma anche di altre creature. Il romanzo rende
così più “consistente” e più immediata l’esperienza del “racconto di fate” che, a sua volta, dà alle fonti del romanzo moderno la profondità e i contrasti di un passato inaccessibile distante dall’esperienza del realismo quotidiano.
A chiudere il pomeriggio un’articolata tavola rotonda sul tema: Promouvoir Tolkien sur internet, [Promuovere Tolkien su internet] moderato da Vincent FERRÉ, con Andrey MORELLE, Coralie POTOT e Dominique VIGOT. Il tema è ovviamente molto attuale e tre giovani hanno presentato i siti ai quali lavorano e si dedicano con passione, mostrando i risultati del loro impegno sotto forma di dati; presenze, visite giornaliere, link ecc… In Francia, non esiste una Società Tolkieniana ufficiale, ma alcune associazioni si dedicano a Tolkien, o alla letteratura fantastica in generale. Ecco i dati delle tre organizzazioni maggiori:
– Wikipedia Francia, sul portale Tolkien e la Terra-di-mezzo: 500 visite uniche al giorno sulla pagina dedicata a Tolkien (15mila al mese), 1500 visite al giorno a quella del Signore degli Anelli (45mila al mese) per un totale complessivo di 130mila visite mensili a tutti i 55 articoli che formano la Wikipedia francese tolkieniana.
– Il portale Elbakin: portale dedicato a Tolkien e al fantastico in generale. Pubblica giornalmente notizie del film dello Hobbit, ma anche su libri, pubblicazioni, saggi critici, fumetti, interviste e registrazioni radiofoniche. Vista il taglio generalista del sito, visti i continui aggiornamenti, i numeri sono notevoli: 2500 visite uniche al giorno, per un totale di ben 85mila lettori mensili! L’utenza francofona fa sì che i lettori provengano da Francia, Svizzera e Belgio, ma anche da Canada, Usa e Inghilterra. Anche l’Italia porta i suoi contatti…
– L’Associazione Tolkiendil: è un po’ l’ArsT francese (con lo stesso numero di membri!) e si dedica da anni a tradurre saggi soprattutto dall’inglese. Ci sono 150 visite uniche al giorno, per un totale complessivo di 4500 visite mensili. Le pagine più lette sono in genere quelle dedicate alle lingue e al glossario dell’enciclopedia della Terra-di-mezzo.
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Sempre interessante, grazie.
E mo’ aspettiamo la quarta parte