Tolkien e la Filosofia
L’Associazione Romana di Studi Tolkieniani, in collaborazione con l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, ha organizzato il 22 Maggio 2010 il convegno dal titolo Tolkien e la Filosofia, che si è tenuto presso la Sala Convegni dell’Hotel Raffaello, Strada per Cognento 5, Modena. Il convengo ha visto un’affluenza di pubblico molto consistente, con una sala piena per tutta la giornata, fino all’ultimo intervento. Il resoconto della giornata si può leggere qui.
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Il programma è stato il seguente:
– ore 9,00-11.00: TOLKIEN TRA FILOSOFIA E FILOLOGIA:
Relatori: Tom Shippey e Franco Manni
– 11.15-12.30: FILOSOFIA E TEOLOGIA TOLKIENIANA DELLA MORTE
Relatore: Christopher Garbowski
– 15.30-17.30: TOLKIEN PENSATORE CATTOLICO?
Relatori: Andrea Monda e Wu Ming 4
– 17.45-19.00: LA FILOSOFIA TOLKIENIANA DEL TEMPO E DEL LINGUAGGIO
Relatrice: Verlyn Flieger
Ecco i profili dei relatori:
VERLYN FLIEGER: È professore ordinario di Mitologia e Studi Medievali presso l’istituto di Anglistica della University of Maryland negli Stati Uniti, e al momento è considerata la maggiore studiosa di Tolkien a livello mondiale insieme a Tom Shippey. Dopo il testo fondamentale Schegge di Luce (Marietti 2007, edito nella collana “Tolkien e dintorni”), l’autrice ha pubblicato altri due volumi su Tolkien: A Question of Time (1997), sui motivi del tempo e del sogno nell’opera di Tolkien; e Interrupted Music (2005), un tentativo di cogliere le radici e i modelli di tale opera. Oltre a queste monografie, la professoressa Flieger ha curato diverse raccolte di saggi su Tolkien e la recente edizione critica di Fabbro di Wootton Major (pubblicata anche in Italia nel 2005); è inoltre autrice di alcune opere di narrativa fantastica. È la prima volta che partecipa a un convegno di studi su Tolkien in Italia.
CHRISTOPHER GARBOWSKI: Canadese, è professore associato di Letteratura Inglese all’Università Marie Curie di Lublino. Il suo volume Recovery and Trascendence for the Conteporary Mithmaker. The spiritual dimension in the works of J.R.R.Tolkien (2004) è considerato uno dei più importanti contributi sulla dimensione spirituale nell’opera di Tolkien. Nel suo saggio, La Terra di Mezzo di Tolkien e la spiritualità per il mondo reale, edito in Mitopoiesi. Fantasia e storia in Tolkien (Grafo, 2005), riconosce a Tolkien un approccio “pragmatico” alla spiritualità, “adatto alla nostra epoca travagliata”. L’autore accosta anche l’opera tolkieniana alla psicologia di Viktor Frankl che avrebbe una visione della natura umana molto simile.
FRANCO MANNI: Laureato in Filosofia alla Scuola Normale di Pisa, ha in seguito conseguito a Roma il dottorato in Teologia. Attualmente è direttore delle rivista di studi tolkieniani “Endòre“. È autore e co-autore di numerosi volumi e articoli su Tolkien tra i quali ricordiamo: Introduzione a Tolkien (Milano, 2002) e Real and Imaginary History in The Lord of the Rings (Mallorn 2009). Ha inoltre curato l’edizione italiana del volume di Tom Shippey, Tolkien autore del secolo. A livello internazionale è considerato il più autorevole tra gli studiosi italiani di Tolkien.
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ANDREA MONDA: Laureato in Giurisrudenza e in Scienze Religiose, tieni corsi su letteratura e religione presso l’Università Gregoriana e l’Università Lateranense. Come giornalista collabora a l’Avvenire, L’Osservatore Romano e Il Foglio. Oltre a ai numerosi articoli su Tolkien e Chesterton, vanno ricordate, tre le sue monografie, Tolkien, il Signore della Fantasia (2002: con Saverio Simonelli) e L’Anello e la Croce (2008). Quest’ultimo testo è considerato un punto diriferimento all’interno delle interpretazioni cattoliche dell’opera tolkieniana.
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TOM SHIPPEY: È assieme Verlyn Flieger, il più noto e stimato studioso tolkieniano. È stato docente di Filologia Inglese e Medievale alle Università di Oxford, di Leeds (dove anche Tolkien insegnò durante la sua carriera universitaria) e di St. Louis negli Stati uniti. Nel suo testo fondamentale La Via per la Terra di Mezzo (Marietti, 2005) egli è riuscito, grazie alle sue competenze filologiche, a mettere in luce come nessun altro l’ispirazione fondamentalmente linguistica dell’opera tolkieniana. Con questo convegno per la prima volta partecipa a una giornata di studi in Italia.
WU MING 4: È membro del collettivo di narratori Wu Ming, fondato a Bologna nel 2000 dai quattro autori del romanzo Q (Einaudi 1999, firmato con lo pseudonimo “Luther Blissett”) insieme a un quinto elemento. Wu Ming ha al suo attivo romanzi collettivi, romanzi solisti, racconti di viaggio, reportages, saggi sulla letteratura. Wu Ming ha recentemente pubblicato Altai (2009): i suoi sono stati tradotti nelle principali lingue straniere e pubblicati in una dozzina di paesi. Wu Ming 4 è anche autore solista del romanzo Stella del Mattino (Einaudi 2008), incentrato sulla figura di Lawrence d’Arabia in cui compaiono J.R.R. Tolkien, Robert Graves e C.S. Lewis.
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