Chris Bouchard è al centro di alcuni dei più importanti progetti cinematografici che stanno cambiando il mondo dei fan film e non sempre in qualità di regista. Il giovane inglese ha una passione per le grandi saghe e per gli effetti speciali e rischia di rivoluzionare il mondo dei “fan film” (cioè i film che sfruttano saghe molto note, fatti dai fan a proprio uso e consumo, senza scopo di lucro e a budget ridottissimi). Con il suo The Hunt for Gollum (versione italiana qui), ispirato a Il Signore Degli Anelli, Bouchard (già parte di altri progetti da fan come Star Wars: Revelations o Born Of Hope) realizza senza dubbio un’opera senza precedenti per qualità, lunghezza e sforzo.
Prodotto da Independent Online Cinema, il lavoro di Chris Bouchard è certamente un’operazione coraggiosa nelle intenzioni e nella realizzazione. Distribuito gratuitamente sul web a partire dal 3 maggio 2009, è stato realizzato con soli 3500 euro di spesa. Il regista è riuscito a radunare ben 160 tra attori, comparse e troupe (di cui sessanta solo per gli effetti speciali) pronti a lavorare gratis, che hanno girato durante giorni festivi nei boschi del nord del Galles. Bouchard ha così realizzato un mediometraggio di 45 minuti impressionante per vicinanza ai film di Peter Jackson. Certo nessuno lo scambierebbe mai per un film di Hollywood, ma lo stesso si tratta di un’opera godibilissima grazie alle meticolosità della ricostruzione e alle tecnologie digitali.
Grazie a un uso accurato di tutti quegli strumenti qualitativamente validi e abbordabili per tutti l’inglese è riuscito a dimostrare a tutti i suoi colleghi fan-filmaker che un altro step in termini di qualità è possibile, alzando di fatto la sbarra. Come ha fatto a spendere solo 3.500 euro? «Abbiamo comprato solo tutto ciò che non potevamo riutilizzare, prendere in prestito, usare gratis o rubare. Siamo andati davvero all’essenza delle spese».
La storia si svolge tra Lo Hobbit e La Compagnia Dell’Anello e non è nemmeno troppo difficile da immaginare per un tolkieniano vero: è adattata prendendo spunto dalle opere stesse dello scrittore. Bouchard racconta come è nata l’idea: «La storia del film è nelle Appendici del Signore degli Anelli, e viene citata da Gandalf durante il primo libro. È una storia dalla struttura molto basilare: Aragorn andò a cercare Gollum e lo trovò. Noi abbiamo riempito con nuovi dettagli». La caccia inizia quando Aragorn e Gandalf scoprono che Gollum potrebbe avere informazioni fondamentali su dove sia l’Unico Anello. A dar caccia alla sventurata creatura ci sono ovviamente anche gli sgherri di Sauron. Tutto mentre la Terra di Mezzo si sta avviando verso la Guerra dell’Anello.
E i grandi studios? Loro sono contenti. I fan film alimentano il passaparola e
tengono viva l’attenzione e l’attesa per le altre operazioni commerciali o gli altri film, quelli che uno scopo di lucro invece lo hanno di sicuro come in questo caso Lo Hobbit. Sempre di più infatti gli studios sono pronti a prestare materiale, vestiti, consigli o indicare le location più adatte, tutto quel know how di base insomma che può aiutare a mettere insieme i loro film.
Nel caso del Signore degli Anelli c’è anche un’autorità superiore da consultare. Per evitare che gli eredi di J.R.R. Tolkien e la New Line Cinema si opponessero, nonostante violi le proprietà intellettuali di entrambi, Bouchard si è rivolto direttamente alla Tolkien Enterprise, spiegando loro che il progetto non aveva il minimo fine di lucro. The Hunt For Gollum, nonostante le lodi e i download, non ha fruttato niente al suo autore e a chi ci ha lavorato. L’obiettivo semplicemente non è quello. Un fan film non è fatto per fare soldi ma per essere fatto. Per entrare nel giro di chi realizza storie intorno a un universo condiviso di mitologia e passione.
Tuttavia Bouchard ha capito, e bene, che il risultato di un film non si ferma alla sua sola visione e che, specialmente con una distribuzione in rete, può portare vantaggi (o profitti) soprattutto dopo la visione. Nel caso di The Hunt For Gollum, l’idea di Bouchard è di avere un pubblico, cioè di trovare una massa di fruitori grande come non sarebbe immaginabile realizzando un film dal soggetto originale. Un pubblico così vasto da far circolare il suo nome e, magari, consentirgli il salto di qualità per realizzare quel lungometraggio che ha in mente da tempo…
The Hunt for Gollum è stato già inserito nella Top 5 dei fan film di Rotten Tomatoes, e meriterà davvero ben oltre i tre milioni di download accumulati finora. Sul sito ufficiale si può vedere la versione originale, quella in alta definizione (assieme ai video dietro le quinte e agli approfondimenti), oppure la versione ad alta risoluzione con i sottotitoli italiani tradotti da HobbitFilm.it. Nel caso non si visualizzassero i sottotitoli, si deve andare su “menu” e poi su “subtitles IT”.
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