Ecco l’elenco delle conferenze tenute dai membri dell’Associazione romana studi Tolkieniana dal 2005 a oggi:
2012
– dall’1 al 4 novembre: Seminari tolkieniani a Lucca, durante l’evento Lucca Comics and Games 2012, all’interno della sezione Educational, si sono tenuti tre seminari a cura dell’Associazione romana studi Tolkieniana:
1) “Processo a Bilbo Baggins” di Claudio Testi – filosofo, saggista e studioso di Tolkien e segretario dell’Istituto Filosofico di studi tomistici. «Imputato, alzatevi!». Bilbo impaurito si guarda intorno, insicuro sulla sentenza finale che verrà pronunciata. Deve rispondere alle accuse di furto, falsa testimonianza, scasso non autorizzato, rispettabilità oggettiva e imprudenza colposa. Anche la difesa ha ottimi argomenti: lo Hobbit è, nonostante tutto, di animo gentile, coraggioso e in fondo onesto. Con questo gioco delle parti, il seminario vuole esplorare la personalità del protagonista de “Lo Hobbit”, che, a una lettura attenta, risulterà estremamente complessa, problematica e irriducibile a “tipi” ideali. L’ArsT a Lucca Comics: Aspettando Lo Hobbit
2) “Messer Hobytla: l’eroe e il perfetto gentilhobbit” di Wu Ming 4 – scrittore, traduttore e saggista, autore di Stella del mattino, Q e Altaj. Gli Hobbit sono l’invenzione originale che Tolkien introduce nell’immaginario letterario contemporaneo, nonché l’elemento più fortemente anacronistico nel mondo arcaico della Terra di Mezzo. La loro peculiarità è quella di rappresentare una critica pratica all’eroismo tradizionale e di essere portatori di un nuovo modello d’eroe. Tale modello si struttura non già ideologicamente, ma attraverso l’attrito tra l’habitat di partenza – la Contea – e il mondo esterno. La dialettica interno/esterno è fondamentale per capire l’universalità di queste figure. Meta- letterariamente parlando, si può dire che il viaggio degli hobbit assume la valenza di metafora del rapporto di noi lettori moderni con la letteratura epico-avventurosa. Per indagare dunque il segreto che sta alla base del successo di queste figure letterarie, bisogna considerare tanto gli elementi contestuali e paesaggistici in cui Tolkien li colloca, quanto il contesto letterario di riferimento. Procedendo in questo modo si potrà forse realizzare che l’invenzione tolkieniana non solo non nasce dal nulla, ma è anche debitrice di una tradizione letteraria che trova le sue radici assai più nella narrativa del XIX secolo che nel Medioevo. I seminari dell’Arst: Wu Ming e i gentilhobbit
3) “Dal libro di J.R.R. Tolkien al film di Peter jackson” di Lorenzo Gammarelli (traduttore, saggista, socio dell’ArsT) e Roberto Arduini (giornalista, saggista, presidente dell’ArsT) – Il 2012 è un anno importante per gli appassionati di J.R.R Tolkien. Si celebra il 75esimo anniversario della pubblicazione del primo romanzo dello scrittore, lo Hobbit, che ha permesso ai lettori di tutto il mondo di conoscere la Terra di Mezzo e le vicende
che sono l’antefatto della Guerra dell’Anello. Ma tra poco più di un mese, il 13 dicembre, sarà proiettato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo il primo dei tre film di Peter Jackson dedicati proprio allo Hobbit. Grazie alle molte anticipazioni lanciate dal regista neozelandese, si potranno discutere e approfondire gli aspetti della traduzione di un testo scritto in una sequenza di immagini. L’ArsT a Lucca Comics: Aspettando Lo Hobbit
– 16-20 agosto: a “The Return of the Ring” alla Loughborough University (Inghilterra), organizzato dalla Tolkien Society inglese, Roberto Arduini e Lorenzo Gammarelli con Death and Immortality in the Works of J.R.R. Tolkien hanno presentato il lavoro del Gruppo di Studio, coordinato dall’Arst e dall’Istituto filosofico di studi tomistici di Modena, che ha portato alla pubblicazione del volume La Falce Spezzata – Morte e immortalità nelle opere di J.R.R. Tolkien per l’editore Marietti 1820, tradotto da poco in inglese dalla Walking Tree come The Broken Scythe: Death and Immortality in the Works of J.R.R. Tolkien: Celebrare J.R.R. Tolkien a Loughborough
– 3 e 4 agosto sull’altopiano di Colfiorito, a Taverne di Serravalle di Chienti, si è tenuto la decima edizione del Montelago Celtic Festival: 30 ore di musica no stop, 17 concerti, 2 palchi, 70 espositori del mercato celtico, 55 ettari a disposizione per campeggio, parcheggi e festa, 12mila contatti su Facebook, 150mila presenze in 9 edizioni da 87 province italiane, 22 paesi europei, 18 extraeuropei. L’Associazione romana studi Tolkieniani era presente con tre conferenze:
La filologia dell’invidia: Tolkien e le “antiche cose celtiche” di Roberto Arduini – Solo negli ultimi anni gli specialisti hanno iniziato a evidenziare l’importanza che le lingue e le letterature di Galles e Irlanda ebbero sulle opere di J.R.R. Tolkien. Contrariamente a quanto si pensava, l’autore del Signore degli Anelli non solo si ispirò al gallese per creare le lingue elfiche, ma provava un sentimento ambivalente per quelle tradizioni antiche e medievali che erano «incoerenti», ma al tempo stesso avevano una «folle, luminosa e sfuggente bellezza» che lo scrittore cercò di ricreare nelle sue storie e che permeano soprattutto Il Silmarillion, la sua opera postuma che narra gli eventi delle prime Ere della Terra-di-mezzo. Montelago: ecco il resoconto del festival
Gandalf e i druidi: l’eco lontana del magico e del meraviglioso in Tolkien di Beatrice Luzzatti – «Non immischiarti nelle faccende degli stregoni». Con queste parole J.R.R. Tolkien parla di Gandalf, uno dei personaggi principali del Signore degli Anelli e dello Hobbit. Narrando le gesta del “grigio pellegrino”, lo scrittore si rifà soprattutto alla mitologia nordica, al vagabondare del Dio Odino. Ma una serie di indizi nelle opere e nelle lettere porta anche a quelle figure misteriose che furono i druidi delle culture celtiche, alla loro magia e al loro fascino. Montelago: ecco il resoconto del festival
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Tolkien, gli Elfi e l’Irlanda di Lorenzo Gammarelli – Nel sub-creare il popolo degli Elfi, protagonisti delle sue prime e più mitologiche storie, J.R.R. Tolkien prese ispirazione da numerose fonti. Nonostante abbia più volte scritto il contrario, o forse proprio a causa delle sue proteste, possiamo senz’altro includere anche i Tuatha Dé Danan e il Libro delle Invasioni d’Irlanda fra le fonti d’ispirazione. Montelago: ecco il resoconto del festival
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– 23 giugno: a Viterbo, all’interno di Ludika 1243 l’Associazionne romana Studi Tolkieniani e il Teatro Ygramul hanno presentato lo spettacolo “Le avventure di Bilbo lo scassinatore”. A seguire, si è tenuta la conferenza “Dal libro di J.R.R. Tolkien al film di Peter Jackson” con proiezione del trailer in anteprima del film Lo Hobbit, a cura di Roberto Arduini e Lorenzo Gammarelli.
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– 25 marzo: nella sala Manzù della biblioteca Civica di Aprilia (Roma) all’interno di Arte e Incontro, manifestazione con musica, convegni e una mostra collettiva, si è tenuto “Aspettando Lo Hobbit: introduzione a J.R.R. Tolkien”, a cura di Roberto Arduini e Norbert Spina dell’Associazione romana studi Tolkieniana: Aspettando il Tolkien reading day
2011
– Roberto Arduini: “Tolkien. La Luce e l’
Ombra” (intervento tenuto alla Casetta Rossa il 24 maggio a Roma per la presentazione del libro omonimo (Ed. Senzapatria, 2011) a cura di G. Agnoloni. È una raccolta di saggi di alcuni tra i principali studiosi di J.R.R. Tolkien in Italia e nel mondo (Patrick Curry, Michaël Devaux, Michael D.C. Drout, Colin Duriez, John Garth, Thomas Honegger e altri). Un’analisi sul binomio Luce-Ombra che, da diversi punti di vista, scava nel Legendarium tolkieniano.
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– Roberto Arduini: “Gli Inklings e Oxford. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, Charles Williams, Owen Barfield e le loro opere” (conferenza tenuta il 3 maggio durante un seminario al Centro Romantico del Gabinetto Vieusseux a palazzo Strozzi a Firenze)
2010
– Daniela Mastroddi: “I costumi e le armi del Signore degli Anelli: costumi e armi” (intervento tenuto al Casperia Festival, il 3 luglio 2010) Abstract: Come è avvenuta la trasposizione dal libro alla trilogia cinematografica del Signore degli Anelli? L’intervento ha analizzato in particolare costumi, armi e armature. Tolkien non ha inserito nel racconto molti particolari dei costumi; qualche indicazione in più possiamo averla armature e armi.
– Norbert Spina: “Tolkien: il Signore della Fantasia – Temi moderni in una trama antica”
(Conferenza tenuta durante Ludika 1243 a Viterbo, il 26 giugno 2010)
Abstract: struttura e temi principali ne il Signore degli Anelli. Le influenza delle opere antiche (Beowulf, Edda …) e i molti temi quali amicizia, lealtà, responsabilità, sacrificio (per dirne solo alcuni) si intrecciano nel capolavoro di Tolkien.
– Roberto Arduini e Lorenzo Gammarelli: “Narrare e inventare lingue: il vizio segreto di Tolkien”. (Conferenza tenuta durante Ludika 1243 a Viterbo, il 26 giugno 2010)
– Franco Manni e Roberto Arduini: presentazione del volume La Falce Spezzata – Morte e Immortalità in J.R.R. Tolkien, edito da Marietti 1820 (tenuta il 22 aprile a Brescia, presso la libreria Feltrinelli di corso Zanardelli). Abstract: Dialogo sulla Terra di Mezzo e i suoi Popoli Liberi, sulla longevità, la morte, la vera e la falsa immortalità di Elfi, Uomini, Nazgul e sul laborioso e tormentato percorso intellettuale ed umano di Tolkien stesso nel mentre si poneva espliciti e profondi problemi di filosofia che sgorgavano dalla sua fiction poetica e la ispiravano.
– Andrea Monda, Saverio Simonelli e Roberto Arduini: presentazione del volume La Falce Spezzata – Morte e Immortalità in J.R.R. Tolkien, edito da Marietti 1820 (tenuta il 3 maggio a Roma, presso la chiesa di San Saturnino in piazza San Saturnino).
– Sabato 22 maggio a Modena, presso la Sala Convegni dell’Hotel Raffaello, Strada per Cognento 5, si è tenuto il convegno internazionale “Tolkien e la filosofia”, organizzato dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici in collaborazione con l’Associazione romana studi Tolkieniani.
– Daniela Mastroddi: “Dal libro al
Film del Signore degli Anelli: costumi e armi” (intervento del 26 maggio a I colori della Terra dei Draghi, manifestazione dell’Arst dal 22 maggio al 3 giugno al circolo Fusolab a Roma). Abstract: Come è avvenuta la trasposizione dal libro ai film del Signore degli Anelli? L’intervento ha analizzato in particolare costumi, armi e armature. Tolkien non ha inserito nel racconto molti particolari dei costumi; qualche indicazione in più possiamo averla armature e armi.
2009
– Norbert Spina: Il Signore degli Anelli: temi moderni in una trama antica (Conferenza tenuta il 28 maggio a I colori della Terra dei Draghi, manifestazione organizzata dall’Arst dal 22 maggio al 3 giugno al circolo culturale Fusolab a Roma) Abstract: Il Signore degli Anelli continua a piacere a 50 anni dalla sua pubblicazione, come testimonia il gran numero di opere di critica letteraria su di lui prodotte nei paesi di lingua inglese. Nell’intervento vengono esplorate le influenze letterarie e alcune delle tematiche presenti nell’opera, per scoprire “ciò che c’è dietro” questo splendido libro.
– Claudia Manfredini: La Natura nelle opere di J.R.R. Tolkien (Conferenza tenuta il 28 maggio a I colori della Terra dei Draghi, manifestazione organizzata dall’Arst dal 22 maggio al 3 giugno al circolo culturale Fusolab a Roma). Abstract: molti esempi mostrano l’attenzione di Tolkien per la Natura (la precisione nell’elencare le diverse specie di piante farebbero pensare più a un trattato di botanica che a un romanzo). Ma se si pensa al ruolo chiave svolto dagli Ent nella guerra contro Saruman, o all’esplicita “malevolenza” dimostrata (nel libro) dal Monte Caradhras verso la Compagnia dell’Anello, si vede bene come la natura rivesta un ruolo ben più “corposo” di quello di semplice palcoscenico per le gesta di Uomini, Elfi, Hobbit e Nani.
2008
– Norbert Spina: “Temi moderni intessuti in una trama antica: il Signore degli Anelli”
(Conferenza tenuta presso la sezione del Lazio del “Mensa Italia” (www.mensa.it), sabato 20 settembre). Abstract: struttura e temi principali ne il Signore degli Anelli. Le influenza delle opere antiche (Beowulf, Edda …) e i molti temi quali amicizia, lealtà, responsabilità, sacrificio (per dirne solo alcuni) si intrecciano nel capolavoro di Tolkien.
2007
– Orsetta Innocenti:
Da Isengard a Sharkey: aspetti del perturbante tecnologico nel Signore degli Anelli
– Norbert Spina:
Eowyn e Dolasilla: due figure a confronto
(Conferenza tenuta il 9 agosto all’interno del Primo Festival delle Leggende Ladine, dal 28 luglio al 26 agosto 2007). Abstract: Éowyn di Rohan è uno dei personaggi del Signore degli Anelli. Dolasilla dei Fanes
appartiene ad un mito antichissimo della zona delle Dolomiti. Le loro figure possono essere analizzate specularmente.
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2006
– Roberto Arduini: La foresta di Fangorn e i pastori di alberi (conferenza tenuta il 20 ottobre all’interno di Paesaggi dalla Terra di Mezzo, organizzato dall’ArsT alla libreria Bibli a Roma). Abstract: Tolkien aveva una vera passione per alberi e foreste, e ne popolò Il Signore degli Anelli. Incluse perfino alberi dotati di una mente, come il Vecchio Uomo Salice e gli Ent, i giganti dall’aspetto di albero. Il suo amore per gli alberi nacque in tenera età. Da bambino li immaginava protagonisti di racconti e amava le storie in cui gli alberi rivestono un ruolo importante. «Ogni albero ha il suo nemico, pochi hanno un avvocato», scrive nelle lettere. Tra le creazioni più originali del professore, che ci dicono molto sul suo amore per la natura, ci sono gli Ent, i pastori di alberi del titolo: «Amo gli Ent perché ora mi sembra che non abbiamo niente a che fare con me». È singolare che un autore parli così dei suoi personaggi. Ma prima di capire questa frase dobbiamo chiederci: ma chi sono esattamente questi personaggi e che ruolo svolgono nel Signore degli Anelli?
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– Norbert Spina: Due figure speculari: Éowyn di Rohan e Dolasilla dei Fanes (conferenza tenuta il 20 ottobre all’interno di Paesaggi dalla Terra di Mezzo, organizzato dall’ArsT alla libreria Bibli a Roma) Abstract: La conferenza analizza due personaggi femminili speculari, Éowyn e Dolasilla, prendendo in esame oltre alle loro azioni ed al loro carattere anche l’ambiente socio culturale in cui vivono ed agiscono. Éowyn di Rohan è uno dei personaggi del Signore degli Anelli. Dolasilla dei Fanes appartiene ad un mito antichissimo della zona delle Dolomiti, forse risalente all’età del bronzo, giunto fino a noi grazie ad una trascrizione fattane intorno al 1900.
2005
– Orsetta Innocenti: There will always be an England: Il Signore degli Anelli tra britishness e romance (conferenza tenuta il 4 giugno a “Le Rive dell’Anduin”, evento organizzato dalla nostra costituenda associazione al Teatro Arciliuto a Roma). Abstract: Lo straordinario e peculiare sistema romanzesco ideato da Tolkien con Il Signore degli Anelli propone al suo interno una serie di motivi che contribuiscono a costruire quell’universo divenuto uno degli elementi caratterizzanti di un genere (il fantasy) a un tempo originario e completamente nuovo. Proprio l’incredibile successo del modello tolkieniano come ‘capostitipite’ di un’intera serie di libri e di scritture ha però contributo paradossalmente a lasciare in secondo piano la natura intrinsecamente idiosincratica del mondo voluto dallo scrittore inglese. In altre parole, cioè, se la vulgata fantasy che ha accompagnato il successo del romanzo e di tutte le sue successive ‘riscritture’ ha saputo indubbiamente individuare alcuni
elementi decisivi (lo scontro bene/male, la creazione di un sistema di valori, l’idea dello scontro fondativo di civiltà che sta alla base di una nuova epica), è però vero che un po’ troppo spesso una lettura di questo genere rischia di lasciare in secondo piano alcuni elementi necessari per comprendere il senso profondo della scommessa di Tolkien. In questa prospettiva, la scelta di attingere al romance come modo in grado di rivitalizzare – ‘a tavolino’, e in maniera dichiaratamente erudita – un’intera tradizione deve essere analizzata alla luce della profonda britishness che pervade il testo. Scopo dell’intervento è quindi indagare la singolare interazione tra britishness e modo romanzesco così come viene costruita all’interno del meccanismo narrativo di Tolkien, attraverso l’analisi specifica di una sezione troppo spesso trascurata del romanzo, quella del ritorno alla Contea che, viceversa, correttamente interpretata, ci fornisce una chiave di lettura diversa (e più problematica) dell’intero libro.
– Raffaella Benvenuto: J.R.R. Tolkien e il Kalevala (conferenza tenuta il 4 giugno a “Le Rive dell’Anduin”, evento organizzato dalla nostra costituenda associazione al Teatro Arciliuto a Roma) Abstract: Nel 1911, ancora adolescente, durante l’ultimo semestre alla King Edward’s School di Birmingham, JRR Tolkien scoprì il Kalevala, il poema nazionale finlandese raccolto e pubblicato da Elias Lönnrot nel 1849. Non sarebbe azzardato dire che questo incontro casuale sia stata la molla che spinse il futuro professore di Oxford a creare un’intera mitologia, allo scopo di dare alla sua amata Inghilterra ciò che aveva perduto nel corso dei secoli e che Lönnrot aveva restituito alla Finlandia con la sua opera monumentale.Dopo aver toccato brevemente la storia del poema e le sue principali caratteristiche (metrica, tematiche, motivi e personaggi), l’intervento passa poi ad esaminare in dettaglio alcuni degli elementi presenti nel Kalevala che maggiormente hanno influenzato la produzione di Tolkien, in particolar modo il Silmarillion, ma anche il Signore degli Anelli – senza ovviamente trascurare l’impronta fondamentale della lingua finlandese sulla creazione e lo sviluppo della lingua degli Alti Elfi, il Quenya.