La Tana del Drago

Logo Tana del DragoNata grazie al patrocinio del Comune di Dozza, la Tana del Drago è l’unico luogo in Italia interamente dedicato all’esposizione di opere d’arte, libri, giochi, oggetti artigianali ispirati all’opera di J.R.R. Tolkien. Ed è anche un Centro Studi su Tolkien e sul fantastico, dove si tengono conferenze, seminari, workshop. Un posto in cui si organizzano sedute di giochi da tavolo o di ruolo ambientati nella Terra di Mezzo, si ammirano le collezioni dei più grandi illustratori fantasy italiani, e si incontrano alcuni dei maggiori studiosi e divulgatori dell’opera di Tolkien in Italia. Tutto questo nel contesto di uno dei borghi medievali più belli dell’Emilia-Romagna e delle verdi colline che lo circondano, che tanto ricordano la Contea degli Hobbit.

Inaugurato il 21 settembre 2018, nella palazzina storica di via XX settembre Museo a Dozzanel borgo medievale di Dozza, noto per la Biennale del Muro Dipinto, il Centro Studi “La Tana del Drago” nasce da un’idea dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (AIST) sviluppata insieme al Comune di Dozza, in collaborazione con la Fondazione Dozza Città d’Arte e il sostegno delle Società Tolkieniane di Francia, Spagna, Ungheria, Finlandia e di partner nazionali quali l’Associazione Sackville di Bergamo, l’Associazione Sentieri Tolkieniani di Pinerolo, gli smial tolkieniani La Musica degli Ainur di Firenze, Proudneck di Roma, Overhill di Bologna, Rohirrim e La Compagnia degli Argonath di Verona. La Tana del Drago è stata inserita nella guida Lonely Planet dell’Emilia-Romagna e viene visitata da turisti appassionati di Tolkien durante quasi tutto l’anno.

L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha così la propria casa: una dimora accogliente per tutti i lettori del professore di Oxford e gli appassionati della Terra di Mezzo che hanno conosciuto le opere del professore attraverso i suoi libri o anche tramite trasposizioni artistiche o cinematografiche. Una casa, una sede, un centro studi e una galleria espositiva: tutto insieme, tutto da visitare. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani sin dal 2014 collabora con le realtà del territorio dozzese nell’organizzazione di eventi artistico/culturali: poco distante dal Centro Studi, all’interno della bellissima rocca di Dozza riposa Fyrstan, il drago del castello che dorme rannicchiato tra le sue immense ali e che, ogni due anni, si risveglia in coincidenza della biennale d’illustrazione Fantastika, organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, con il patrocinio del Comune di Dozza, in partnership con l’AIST. È l’occasione per incontrare gli artisti del fantastico italiani – illustratori, scultori, artigiani – e per assistere a mostre, spettacoli, sfilate in costume, musica, dibattiti e presentazioni di libri, che hanno luogo in tutto il borgo.

Tra i primi obiettivi della Tana del Drago c’è quello di raccogliere il materiale disponibile negli studi tolkieniani, di ordinarlo e di metterlo a disposizione di studiosi e di giovani che intendono approfondire le loro conoscenze nel campo della letteratura fantastica.
Se oggi in Italia J.R.R. Tolkien non è solo l’autore di culto di una sottocultura chiusa in sé stessa, è merito soprattutto di quella scintilla che è divampata a Dozza nel settembre 2014, quando è nata l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. La biennale d’illustrazione prima e il centro studi poi, hanno trasformato il piccolo borgo medievale in un luogo dove catalizzare una passione, per poi irradiarla in varie direzioni. In pochi anni sono state organizzate decine di docenze e workshop in scuole, licei e università in tutta Italia, pubblicato saggi, tradotto libri, creato eventi artistici e ludici in sinergia con molte realtà nazionali e internazionali che hanno permesso di elevare Tolkien, restituendogli la dignità di un classico della letteratura, come merita.

Informazioni

Sono organi della Tana del Drago – Centro Studi Tolkieniani, il Direttore, il Vicedirettore e il Consiglio di Gestione, che sono emanazione diretta del Consiglio Direttivo dell’AIST
Direttore: Stefano Giorgianni
Vicedirettore: Alessandro Leonardi

Mappa Dozza con TanaLa Tana del Drago – Centro Studi Tolkieniani ha sede in:
via XX Settembre 2, 40060 Dozza (Bologna)
email: tanadeldrago@jrrtolkien.it
Orari di apertura: domenica dalle 10:00 alle 18:00 da marzo a giugno e da settembre a novembre.
È possibile svolgere Visite Guidate alla Gallery, alla mostra e al Bookshop, oltre a visione di filmati tolkieniani in sala proiezioni L’ingresso è a offerta libera.

Riapertura Primavera 2025:
Il Centro Studi riaprirà l’8 e 9 marzo 2025 con due giornate di apertura dalle 10:00 alle 18:00 per poi proseguire nelle settimane successive con le aperture domenicali.

La Tana del Drago ospita svariate mostre, alcune con carattere permanente e altre temporanee. Ecco l’elenco degli allestimenti realizzati nel corso degli anni:

MOSTRE ATTUALMENTE VISITABILI

  • La Casa Dietro, Innanzi il Mondo di Matteo Marcucci (dall’8 marzo 2025)
  • Tra Tarocchi e acquarelli di Maria Distefano (dal 17 settembre 2022)
  • Il Libro di Mazarbul di Edouard Kloczko (dal 15 ottobre 2021)
  • Istanti dalla Terra di Mezzo di Alessio Vissani (dal 15 ottobre 2021)
  • Lords for the Ring 2017-2019 (permanente)

La Casa Dietro, Innanzi il Mondo 

Per la riapertura primaverile del 2025 è stata allestita la mostra d’arte in miniatura dell’artista pesarese Matteo Marcucci, in arte Cave di Foam, già ospite speciale della scorsa edizione di Fantastika, la biennale d’arte fantasy che si svolge a Dozza negli anni pari. Si tratta di undici quadretti in bassorilievo splendidamente realizzati, che colgono alcuni luoghi e personaggi della Terra di Mezzo, accompagnati da alcune miniature 3D, già presenti alla Tana.
Marcucci è specializzato in diorami, alcuni dei quali davvero piccoli. Piuttosto note sono le sue casette hobbit realizzate nei gusci di noce e le sue miniature ispirate a vari mondi fantastici, dalle saghe fantasy o fantascientifiche a quelle dei supereroi. La sua è un’arte particolare, che potrebbe essere collocata all’incrocio tra immaginario fantastico e artigianato, con uno sguardo ai giochi di miniature da tavolo.

Tra Tarocchi e acquarelli

Dal 17 settembre 2022 al Centro Studi è stato possibile vedere la mostra ‘Gli acquerelli Ritrovati’ di Maria Distefano. L’esposizione ha unito due progetti dell’artista veneta: il calendario Lords for the Ring 2022 illustrato tramite gli acquerelli e i Tarocchi Perduti e Ritrovati, entrambe pubblicate da Eterea Edizioni. Maria Distefano ha fatto della sua passione per Elfi, fate, folletti, troll e spiritelli un lavoro artistico che migliora ogni anno di più. Conosciuta agli appassionati di Tolkien per le molte mostre, i calendari, le agende e la presenza fissa dei suoi disegni alle manifestazioni tolkieniane, Distefano ha ricevuto premi e riconoscimenti, organizzato mostre personali e collettive in Italia e all’estero. «Accostare i Tarocchi tradizionali di Marsiglia ai personaggi della saga del Signore degli Anelli è stata una sfida interessante, analizzando e studiando i loro simbolismi ho cercato di associare a ogni lama, il personaggio al significato della carta. Il risultato di queste analogie mi ha molte volte sorpreso».

Il Libro di Mazarbul

Crowdfunding libro di MazarbulGrazie alla collaborazione con la WELA, la World Elvish Language Association, è stato possibile presentare al pubblico per la prima volta i frutti dello studio pluriennale di Edouard Kloczko sui manoscritti di Tolkien conservati alla Markette University, negli Stati Uniti. La mostra è intitolata Mazarbul – svelati i segreti dei Nani dedicata proprio al libro rinvenuto dalla Compagnia dell’Anello a Moria ed era realizzata da Kloczko e Beatrice Mazzoleni. È stata esposta la trascrizione completa delle pagine di Mazarbul (di cui sono state decifrate frasi finora inedite che Tolkien ha cercato di rendere illeggibili antichizzando il manoscritto), la loro traslitterazione in caratteri latini e la traduzione italiana. Anche se il Libro di Mazarbul rinvenuto dalla Compagnia dell’Anello a Moria è noto a tutti i lettori del Signore degli Anelli, è comunque un argomento abbastanza di nicchia. Libro di Mazarbul - Folio 03È scritto in cirth (rune) e tengwar (sistemi di scrittura veri e propri, non semplici giochi di sostituzione tra lettere latine e simboli), inoltre le parole non sono scritte secondo l’ortografia tradizionale. Questo, e le cancellature intenzionali, rendono certo non facile leggere le pagine di Mazarbul, ma nemmeno impossibile. Tolkien voleva davvero che fossero lette e non ha spinto la sua sperimentazione linguistica all’estremo: ha messo in atto un gioco a beneficio del lettore, che certamente al termine conoscerà di più i Nani, ma probabilmente anche Tolkien, i suoi sistemi di scrittura e la lingua in generale. La lingua è sempre stata infatti al centro dell’opera di Tolkien, sia per quanto riguarda le sue lingue costruite che quelle naturali.

Istanti dalla Terra di Mezzo

Locandina mostra IstantiCosa succederebbe se chiedessimo a un fotografo di fare un reportage fotografico della Terra di Mezzo? Come si fa ad andare ad esplorare i luoghi e i personaggi narrati nei libri di J.R.R.Tolkien? E se riuscissimo a teletrasportarlo aldilà del tempo e dello spazio e si ritrovasse improvvisamente catapultato nella Contea o a Mordor, senza alcuna apparecchiatura digitale o altra strumentazione fotografica: come potrebbe documentare il suo viaggio? Probabilmente sarebbe un uomo come altri e non sapremmo nulla del suo destino, ma si da il caso che questo fotoreporter è Alessio Vissani, uno dei pochi che si costruisce le macchine fotografiche con le proprie mani, che ha vissuto con i nativi americani e che sa trovare Tolkien nei viaggi più inaspettati! La Terra di Mezzo dal punto di vista fotografico rimane sempre molto difficile in quanto i film di Peter Jackson hanno dato una connotazione precisa, purtroppo, di questo mondo immaginario. E Vissani ha presentato la propria visione per avere un’atmosfera nuova della Terra di Mezzo.

Lords for the Ring 2017-2019 – L’esposizione permanente

locandina mostra Lords for the Ring 2017-2019La prima esposizione ad essere ospitata alla Tana del Drago raccoglieva tutte le tavole delle prime tre edizioni del calendario AIST Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar (2017, 2018 e 2019), in cui i maggiori illustratori del panorama fantasy italiano, ognuno mantenendo il proprio inconfondibile stile, hanno realizzato scene originali delle opere di Tolkien. L’esposizione Lords for the Ring 2017-2019I Maestri del fantasy italiano incontrano Tolkien proponeva così le opere tolkieniane dei maggiori artisti del fantasy in Italia: Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo. Dopo ben quattro anni di successo (dal 2017 al 2021), l’esposizione Lords for the Ring 2017-2019 è divenuta permanente, arricchendosi ogni anno delle nuove immagini provenienti dai successivi calendari.

MOSTRE PASSATE

  • Le Cronache del Crepuscolo di Ivan Sgandurra (dal 22 settembre al 28 ottobre 2024)
  • Draghi, Dracones, Drakarys! (dal 15 giugno al 27 ottobre 2019)
  • La Pala draconica di Angelo Montanini (dal 2017 al 2022)

Le Cronache del Crepuscolo

mostra ivan sgandurra Tana del Drago Cronache del CrepuscoloDal 22 settembre al 28 ottobre 2024 al Centro Studi è stato possibile vedere la mostra dedicata alle Cronache del Crepuscolo con una selezione delle molte illustrazioni che l’artista Ivan Cavini ha dedicato a questo mondo. L’Abisso del Dimenticato segna l’esordio della saga, un’odissea fantasy di respiro epico scaturita da campagne ultraventennali di Dungeons and Dragons. Creato dalla mente visionaria di Ivan Sgandurra, questo universo si distingue per la sua ricchezza narrativa, per le complesse interazioni Ivan Sgandurraculturali e religiose tra i popoli che lo abitano, e per il mosaico di civiltà (vive e morte) che pagina dopo pagina va componendosi. Questo primo capitolo ci introduce in un mondo dove ogni luogo e personaggio contribuisce a tessere una trama avvolta dal mistero. «Non ho mai capito chi arriccia il naso con aria di superiorità quando di parla di genere fantasy. Ho sempre fatto spallucce: del resto Tolkien ci ammonisce di non liquidare la letteratura “di evasione” come cosa di poco conto e di non confondere la fuga del disertore con il sacrosanto anelito di libertà del prigioniero. Così ne ho letto una montagna, mi sono divertito, imparando anche un mucchio di cose importanti. Il volume raccoglie le avventure dei miei primi venticinque anni di giochi di ruolo creando un mondo dove il Piano, la Ribellione e l’Inganno giocano la loro partita sulle soglie del Crepuscolo di un’Era».

La Pala del Maestro Montanini 

Pala Angelo MontaniniPer l’apertura della mostra sui draghi, l’artista Angelo Montanini ha prestato al Centro Studi una “pala draconica”, una tavola di 2 metri di altezza che è rimasta in esposizione, arricchendo la collezione degli originali, fino alla fine del 2022. Il maestro Montanini ci ha raccontato in anticipo la storia di questa opera, che vogliamo condividere con voi:

«L’idea di creare una tavola di grandi dimensione nasce dalla richiesta della Società Tolkieniana Italiana e in particolare dall’allora presidente Paolo Paron, per usarla come presentazione-apertura della mostra sui draghi a Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano nell’anno 2000. Il tema, totalmente libero e lasciato alla mia creatività, doveva introdurre ad una esposizione di opere pittoriche Pala Montaninie scultoree che aveva il tema del drago come punto focale. La contrapposizione drago-nano fu per me spontanea e quasi anticipatrice di eventi che a breve sarebbero avvenuti nel panorama tolkieniano. Il titolo dell’opera è quello della stessa mostra, Luci e ombre nel meraviglioso mondo dei draghi; la scelta della copertina di un libro antico voleva evocare la magia nascosta nel libro stesso e nell’esposizione, alla quale il dipinto aveva il compito di introdurre. La Pala come io amo definirla, è stata esposta in vari luoghi e mostre personali e da qualche anno è “ospite” dell’amico Ivan Cavini, che si è occupato di conservarla nelle migliori condizioni».

Come scritto, la pala draconica è stata restituita all’artista nel 2022, dopo ben cinque anni di esposizione al pubblico, con un riscontro più che positivo.

Draghi, Dracones, Drakarys! 

Draghi, Dracones, Dracarys - locandinaDraghi, Dracones, Dracaris – I draghi tra letteratura e folclore – Da Fáfnir e Níðhǫggr, i draghi della mitologia germanica tra i più famosi della loro specie il cui nome è sopravvissuto per secoli, a Glaurung il Grande Verme di Angband, primo Drago creato da Morgoth, e Smaug, Principale e Massima Calamità della Terza Era, nati dalla penna impareggiabile di J.R.R. Tolkien; da Drogon, Viserion e Rhaegal, i tre figli della Madre dei Draghi Daenerys Targaryen della popolarissima saga di George R.R. Martin alla leggenda di San Giorgio e il drago, rappresentata dai più grandi artisti di tutta Europa, fino ad arrivare al qui e ora, a Fyrstan, il drago che riposa nella torre della rocca sforzesca di Dozza, e si risveglia ogni due anni in occasione della Biennale d’arte del fantastico, Fantastika. È il viaggio di un’idea, nelle sue innumerevoli incarnazioni, da quelle più spaventose a quelle più affascinanti, che è non solo sopravvissuta, ma cresciuta in secoli di storie, tramandate per via orale nei racconti accanto al fuoco o impresse sulla carta per essere scoperte nella beata solitudine della lettura. Il viaggio di una creatura terribile e meravigliosa: non c’è altro modo per descrivere il Drago. La mostra ha proposto al pubblico le opere originali di tre artisti italiani: Livia De SimoneDavide Frisoni e Davide Romanini.

Share This Post

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

Comments are closed.

Iscriviti alla Newsletter

Pagine

Disclaimer

www.jrrtolkien.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma – Sezione per la stampa e l’informazione, autorizzazione n° 04/2021 del 4 agosto 2021. Direttore responsabile: Roberto Arduini.

I contenuti presenti su questo sito non sono generati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

Licenza Creative Commons

Quest’opera di http:www.jrrtolkien.it è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili nella pagina dei contatti.
Utilizziamo WP e una rielaborazione del tema LightFolio di Dynamicwp.